Giuseppe Ottolenghi
Giuseppe Ottolenghi (Sabbioneta, Mantova, 26 dicembre 1838 – Torino, 2 novembre 1904) è stato un generale e politico italiano. Fu senatore del Regno e ministro della Guerra del Regno d’Italia nel Governo Zanardelli tra il 1902 e il 1903.
Sin dal 1869 l’esercito italiano aveva, di ebrei, 87 ufficiali su di un totale di 14.108, e 300 soldati su di un totale di 170mila. Proporzionalmente, essi fornivano un contingente straordinario, soprattutto di ufficiali, essendo 30mila ebrei su 25 milioni di abitanti – e si trattava di gente uscita allora allora dai ghetti, la quale da circa duemila anni non era più usa a portar le armi. Nel 1900, lo stesso esercito contava 163 ufficiali ebrei su di un totale di 14mila, cioè un rapporto nove volte maggiore di quello nel quale il totale degli Israeliti stava alla popolazione del Regno.
Ed ebrei divennero ufficiali tra i migliori, uno, il generale Giuseppe Ottolenghi, da Sabbioneta, (1838-1904), resse il dicastero della Guerra, nel 1902-03[34].
Un capitolo particolare è dato poi dalla significativa partecipazione degli ebrei alla vita dell’esercito in posizioni di un certo rilievo. Anche qui abbiamo una figura emblematica in Giuseppe Ottolenghi, divenuto il primo generale ebrei nell’88 e ministro della Guerra a cavallo del nuovo secolo; ma al di là delle vicende dei singoli personaggi è significativo che la forte partecipazione degli ebrei alle guerre d’indipendenza si fosse tradotta in un ingresso consistente nelle fila dell’esercito senza incontrare resistenze paragonabili a quelle manifestatesi in altri paesi europei[35].
Sorgente di vita St 2017/18, servizio: Ebrei per l’Italia -10/12/2017. Integrazione, patriottismo, partecipazione alla vita nazionale:
la mostra “1915-1918 – Ebrei per l’Italia”, è dedicata al contributo ebraico alla Prima Guerra Mondiale.
[34] Guido Bedarida, Ebrei d’Italia, Società Editrice Tirrena, Livorno, 1950, p. 230.
[35] Corrado Vivanti (a cura di), Storia d’Italia. Annali. Gli ebrei in Italia, Einaudi, Torino, 1997, p. 1190.